“Tesoro”, disse presa dall’emozione, “questo è il paradiso!”
All’agenzia non avevano mentito: doveva essere il luogo più pacifico del mondo. Una casetta in cima ad un colle, alle spalle l’abbraccio dei monti, il paesello duecento metri più in basso. Dopo un anno di stress volevano solo silenzio, passeggiate, riposo. Li avrebbero avuti.
Almeno, se la mandria di mosche che li molestava gli avesse concesso pace. Continua a leggere…
Mese: luglio 2015
Potere sottopelle
“Sua figlia ed i nipoti sono venuti a trovarla, contento?”
Cosa devo fare?
Un uomo di buona famiglia maturò sin dall’infanzia due profonde convinzioni: che le sue qualità intellettuali e morali lo avrebbero portato un giorno a rendere migliore il mondo intero; e che Dio in persona gli avrebbe suggerito, al momento opportuno, in quale modo farlo.
Per scelta ed educazione, visse in modo ineccepibile ma senza slanci. Studiò nelle migliori scuole con ottimi risultati, partecipò ad occasionali iniziative umanitarie e, divenuto adulto, amministrò equamente il patrimonio ereditato. Ogni mattina ed ogni sera pregava: Signore, cosa devo fare? Devo avviare un’impresa? Devo andare missionario nel terzo mondo?Continua a leggere…
La Tassa sulla Casa

Annunci d’amor troppo

Folti baffi e occhi ingenui
Diavolo d’un piccione
Stanco del cielo azzurro, il piccione in volo approfittò di una porta aperta ed entrò nella grande costruzione dalle forme curve che tanto lo incuriosiva.
Gli Spietati
Guardava serio lo schermo in fondo all’ufficio, le mascelle serrate sul grosso sigaro. La folla che festeggiava ed un gongolante ministro in t-shirt lasciavano pochi dubbi: il piano non stava procedendo bene.
“Il capo è al telefono” disse la segretaria all’interfono.
“Non ora, Venus. Trova una scusa”.
“È isterico… Meglio rispondere”.
Rimirò gli stivali incrociati sopra la scrivania, deglutì.
“Passamelo.”Continua a leggere…
Piange il telefono
Quando venne il suo turno, l’anziana si precipitò infuriata allo sportello. “Accidenti a voi e al tempo che mi fate perdere! Sono venuta l’altra settimana, ho fatto tutti i documenti e ora la signorina al telefono dice che manca la carta d’identità! Così si tratta la gente? Non è…”
“Calma signora! Non so di cosa parla!” rispose duro l’impiegato, scosso dall’inattesa aggressività.
Capì con fatica che la donna voleva farsi intestare una scheda telefonica, ma qualcosa era andato storto con la procedura.Continua a leggere…