
Scapolo, belloccio e con qualche fortuna, Venanzio visse a lungo dedicandosi solo alle sue passioni: le feste e le donne. Dalla prima giovinezza in avanti, ebbe a conoscerne molte, ma le cose mutarono drasticamente quando fu sulla soglia dei sessanta. Anni di indolenze l’avevano reso flaccido nell’aspetto ed insignificante in tutto il resto: nessuno lo cercava più. In verità, non pativa neanche troppo la sua improvvisa solitudine. Ma le donne, quelle sì che mancavano.
Pensò così, un po’ a disagio, di rivolgersi ad una professionista.
Trovò l’annuncio su un quotidiano locale: ”Bionda bellissima completissima curve da paura faccio tutto”. Non chiedeva di meglio, ma la sua ignoranza in fatto di amori mercenari lo turbava: nella frase c’era almeno un aggettivo che non sapeva come interpretare.
Arrivò puntuale all’appuntamento e fu accolto da una formosa signora in vestaglia. La passione di Venanzio già si stava accendendo, quando un furtivo sguardo lanciato sotto la seta lo agghiacciò: lì in basso c’era decisamente una parte di troppo! Infuriato e disgustato mosse gli occhi sanguigni verso quelli dell’ibrido, pronto ad esplodere.
Invece, cadde un silenzio stupito, estatico, fatto di respiri spezzati.
Lei (lui) appariva confusa, presa da un sentire che le era nuovo, che le arrossava le gote e la faceva tremare.
Venanzio capì al volo, perché viveva la stessa emozione.
– No es posible… – balbettò lei (lui).
– Ti ho cercata per tutta la vita – Venanzio udì le parole uscirgli di bocca, un attimo prima di prenderle(gli) le mani.