
Il governo non riuscì però, al di là delle proprie doti comunicative, a tenere in equilibrio i conti, e cadde presto.
Arrivò un nuovo premier, che affermò: la tassa sulla casa è giusta e necessaria, fu follia eliminarla. La gente la pagò mugugnando, che oltre tutto il suo costo era stato accresciuto. Il governo di quel premier poco amato ebbe vita breve, e la faccenda si riaprì.