Il maestro si alzò di ottimo umore. Indossata la vestaglia, raggiunse la moglie in terrazzo.
“Giulietta amore mio, la notte mi ha portato l’idea per una grande scena. Vuoi sentire?”
Lei abbassò il caffé e lo guardò incuriosita. Nell’aria, profumo di cavalloni e salsedine.
“S’inizia con l’inquadratura di una piazza in un quartiere popolare di Roma. C’è una gran folla che si accalca sul sagrato della chiesa dove sta per arrivare un corteo funebre. Passano macchinoni carichi di corone, poi si vede una carrozza trainata da sei coppie di cavalli bianchi…” Continua a leggere…