Era impallinato con Twitter, e gli era venuta un’idea che avrebbe cambiato l’industria musicale – ne era convinto.
Così l’impresario organizzò un concerto mai visto: nello spazio di quattro campi di calcio furono montati venti palchi, sui quali avrebbero suonato altrettante band, contemporaneamente. Al centro della spianata, un mixer intelligente avrebbe assegnato a ciascun gruppo quattordici secondi di spazio musicale. Uno che suona e diciannove silenziati, così, in modo casuale. I nomi noti rifiutarono, ma agli emergenti parve una chance per entrare nella storia.Continua a leggere…