Natale a casa Tonshield

Heavy Metal ChristmasPer quanta vergogna provasse al solo pensiero, anche a casa di Kevin Tonshield si festeggiava il Natale, proprio come in ogni altra: nemmeno la sua fama di musicista heavy metal poteva evitargli il frastuono di parenti e luci e pacchi e cibo e.

Sei sempre lontano, almeno una volta all’anno devi concederti alla tua famiglia.
La formula della moglie era la stessa da molti anni, ma continuava ad essere efficace. Gli eccessi non avevano cancellato il sottile rimorso che provava al pensiero di star sempre trascurando qualcuno, qualcuno da tenersi caro perché una volta spente le luci del palco, il suo pubblico adorante l’avrebbe dimenticato in un attimo, lo sapeva.Continua a leggere…

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Diavolo d’un piccione

Stanco del cielo azzurro, il piccione in volo approfittò di una porta aperta ed entrò nella grande costruzione dalle forme curve che tanto lo incuriosiva.

Si trovò in uno spazio immenso ma senza vie di fuga. La volta altissima era affrescata con immagini di persone dalla testa inanellata. Al centro, gli parve di vedere un parente, ma no, era solo una grande colomba bianca.
Sebbene dal basso provenissero gradevoli melodie di voci intessute, si stancò presto dell’esplorazione. Si sentiva a disagio: non vedeva più l’apertura da cui era entrato. E poi, gli uomini e donne canuti che stavano sotto di lui, ne avevano notato la presenza.

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Piange il telefono

Quando venne il suo turno, l’anziana si precipitò infuriata allo sportello. “Accidenti a voi e al tempo che mi fate perdere! Sono venuta l’altra settimana, ho fatto tutti i documenti e ora la signorina al telefono dice che manca la carta d’identità! Così si tratta la gente? Non è…”

“Calma signora! Non so di cosa parla!” rispose duro l’impiegato, scosso dall’inattesa aggressività.

Capì con fatica che la donna voleva farsi intestare una scheda telefonica, ma qualcosa era andato storto con la procedura.Continua a leggere…