In una sera qualsiasi di metà dicembre, dopo aver affrontato l’ennesima sortita alla volta dei regali mancanti, dopo aver messo faticosamente a letto i figli, dopo aver rassettato la cucina in barba alla stasi dell’indolente marito, la donna sedette sul divano per riprendere un po’ di fiato.
Fu allora che udì l’angelica voce dell’inquilino del piano superiore, focosamente intento nella preparazione dei canti coi quali avrebbe deliziato la Santa Notte di molti fortunati, insieme alla sua corale Gospel.Continua a leggere…
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Diavolo d’un piccione
Stanco del cielo azzurro, il piccione in volo approfittò di una porta aperta ed entrò nella grande costruzione dalle forme curve che tanto lo incuriosiva.
Si trovò in uno spazio immenso ma senza vie di fuga. La volta altissima era affrescata con immagini di persone dalla testa inanellata. Al centro, gli parve di vedere un parente, ma no, era solo una grande colomba bianca.
Sebbene dal basso provenissero gradevoli melodie di voci intessute, si stancò presto dell’esplorazione. Si sentiva a disagio: non vedeva più l’apertura da cui era entrato. E poi, gli uomini e donne canuti che stavano sotto di lui, ne avevano notato la presenza.