Si accorse stupita che una cortina invisibile era calata tra lei ed il Natale che aveva sempre conosciuto.
Quell’atmosfera rassicurante, cara come una vecchia amica, ogni anno le regalava il suo abbraccio; ora, invece, non riusciva a permearle lo spirito, pur palesandosi dinanzi allo sguardo, a volte persino con invadenza.
Altri pensieri si agitavano dentro di lei, insieme ad un piccolo bolo vivo di carne e di mistero, un natale atteso nove mesi e ormai prossimo.Continua a leggere…
Tag: emozione
A Natale puoi
In una sera qualsiasi di metà dicembre, dopo aver affrontato l’ennesima sortita alla volta dei regali mancanti, dopo aver messo faticosamente a letto i figli, dopo aver rassettato la cucina in barba alla stasi dell’indolente marito, la donna sedette sul divano per riprendere un po’ di fiato.
Fu allora che udì l’angelica voce dell’inquilino del piano superiore, focosamente intento nella preparazione dei canti coi quali avrebbe deliziato la Santa Notte di molti fortunati, insieme alla sua corale Gospel.Continua a leggere…
Apatico Bar
Attorno a sé non vedeva facce, solo maschere spente e vuote. Alcuni giorni andava meglio, c’erano gli alti e i bassi, ma in generale sentiva di non sapersi più connettere al resto del genere umano.
Prima del lavoro si fermò a fare colazione al bar. Cappuccio e cornetto, aveva sempre scelto quell’accoppiata e sebbene non ne andasse matto non c’erano nemmeno ragioni evidenti per cambiare, che tanto nessuna delle alternative gli appariva interessante.
Scorse un giornale, si parlava ancora di terrorismo. Lesse distrattamente che anche la sua città era a rischio. Si accese un campanello d’allarme: non per l’informazione, ma per la mancata reazione interiore. La cosa non lo sfiorava, come non lo riguardasse.Continua a leggere…
La caduta di un Angelo
I due angeli posarono sul tetto di un palazzo di periferia. Era il punto più profondo della notte, spirava un silenzio fitto.
Dunque, hai deciso – disse Michele al suo sottoposto ed amico amatissimo.
L’altro non proferì suono, il suo sguardo pieno di determinazione e desiderio.
Ma perché – sbottò infine l’Arcangelo, con un tono spezzato che ad un uomo sarebbe parso prossimo alle lacrime – cosa ti manca? Hai più di chiunque: solo tu puoi apparire ai viventi come fossi uno di loro. Ripieghi le ali ed ecco, cammini, parli, tocchi. Perché rinunciare a quel che sei? Perché rischiare di perdere l’anima nella sozzura umana?Continua a leggere…
La notte degli autolavatori barbarici
Da che sto al mondo ho visto atrocità d’ogni sorta, ma nessuna mai ha eguagliato l’orrore che conobbi quella notte, la notte degli autolavatori barbarici.
Era la vigilia del mio matrimonio. L’emozione mi toglieva il sonno e così, nel pieno delle tenebre, uscii per lavare la macchina. Da lontano, l’avevo visto fare a molti, quando mi era capitato di tornare a casa dopo feste troppo lunghe.
Non sapevo chi fosse quella gente o perché si muovesse ad ore tanto insolite. Pensavo: saranno persone occupatissime, maniache delle quattro ruote. Quanto lontano ero dalla verità.Continua a leggere…
Il primo giorno di scuola
La mamma e la bimba erano in mezzo alla folla, mano nella mano, davanti all’ingresso della scuola.
“Come stai?”
“Sto bene. E tu?”
“Sto bene anche io, grazie. Te lo chiedevo così, mi sembravi un po’ agitata”
“No, va tutto bene”
“Ok. Sai, oggi è un giorno bello, e anche importante. Se sei un po’ agitata è normale, ma puoi stare tranquilla, vedrai che andrà tutto bene”.
“Si, lo so. È solo che…”
“Cosa?”Continua a leggere…
La password del suo Amore
Si innamorò di lei senza mai averla vista, romantico moderno che di antico aveva però la passione per le parole.
Seguiva il suo blog già da un po’, era originale e spiritoso, quando una frase buttata lì quasi per caso sollevò a sorpresa uno tsunami di emozione.
“Se l’amore è dover sorbire lui che sbraita dietro a una palla in TV, meglio niente, grazie.”
C’era qualcosa di non detto, in cui si ritrovò come avesse udito un proprio pensiero uscire dalla bocca di un altro.Continua a leggere…