La risposta che mancava

Quando era giovane, aveva tentato di conquistarla a furia di lettere. Le vergava con grafia sgraziata ma passione irripetibile, rimpinzandole di introspezione e poesia.
Non fece mai breccia nel cuore della ragazza, che però seppe cogliere il fascino delle sue parole: il fuoco che ne scaturiva le accese il desiderio di risposte altrettanto potenti. Un po’ per sfida, un po’ per affetto, ne venne una corrispondenza stupenda. Poi si persero di vista, dietro ai mille rivoli della vita.
Fino al giorno in cui Gervasio, insegnante di lettere precario, rivide Clotilde in sala insegnanti.

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La notte degli autolavatori barbarici

Da che sto al mondo ho visto atrocità d’ogni sorta, ma nessuna mai ha eguagliato l’orrore che conobbi quella notte, la notte degli autolavatori barbarici.

Era la vigilia del mio matrimonio. L’emozione mi toglieva il sonno e così, nel pieno delle tenebre, uscii per lavare la macchina. Da lontano, l’avevo visto fare a molti, quando mi era capitato di tornare a casa dopo feste troppo lunghe.
Non sapevo chi fosse quella gente o perché si muovesse ad ore tanto insolite. Pensavo: saranno persone occupatissime, maniache delle quattro ruote. Quanto lontano ero dalla verità.