La Presenza

San Pietro, internoStava visitando San Pietro con gli amici, lo zainetto in spalla e tutto il resto, quando un’ondata interiore lo sollevò dal peso dello spazio e del tempo.
Era amore, calore, presenza, ciò che lo stava attraversando, ma in una forma tanto densa e potente da sconvolgerlo. Iniziò a tremare e piangere di commozione e gratitudine.

Poi, improvvisamente com’era arrivato, il turbinio svanì. E si sentì perso, che pochi attimi erano bastati a far nascere in lui il bisogno disperato – mai più l’avrebbe abbandonato – di averne ancora. Si guardò intorno e vide un mondo trasfigurato, che conservava le sue forme visibili ma che d’un tratto gli appariva inutile e posticcio come una scenografia.
Servivano risposte, subito. Continua a leggere…

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Diavolo d’un piccione

Stanco del cielo azzurro, il piccione in volo approfittò di una porta aperta ed entrò nella grande costruzione dalle forme curve che tanto lo incuriosiva.

Si trovò in uno spazio immenso ma senza vie di fuga. La volta altissima era affrescata con immagini di persone dalla testa inanellata. Al centro, gli parve di vedere un parente, ma no, era solo una grande colomba bianca.
Sebbene dal basso provenissero gradevoli melodie di voci intessute, si stancò presto dell’esplorazione. Si sentiva a disagio: non vedeva più l’apertura da cui era entrato. E poi, gli uomini e donne canuti che stavano sotto di lui, ne avevano notato la presenza.

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