La notte degli autolavatori barbarici

Auto di notte

Da che sto al mondo ho visto atrocità d’ogni sorta, ma nessuna mai ha eguagliato l’orrore che conobbi quella notte, la notte degli autolavatori barbarici.

Era la vigilia del mio matrimonio. L’emozione mi toglieva il sonno e così, nel pieno delle tenebre, uscii per lavare la macchina. Da lontano, l’avevo visto fare a molti, quando mi era capitato di tornare a casa dopo feste troppo lunghe.
Non sapevo chi fosse quella gente o perché si muovesse ad ore tanto insolite. Pensavo: saranno persone occupatissime, maniache delle quattro ruote. Quanto lontano ero dalla verità.Continua a leggere…

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(Voce di un) Miracolo a Milano

Se vieni dalla East Coast, Milano è solo un nome. È Italia, è la moda, ok. E poi? Non è come Parigi, o Rio.
È un nome vuoto che stasera mi fa paura. Ci ho suonato vent’anni fa, all’apice del successo. Dopo l’oblio, non sono mai tornato.
Quanti saranno? Come reagiranno? Odio l’idea che mi fissino immobili mentre volteggio come una scimmia.
Ma forse il punto è un’altro: ho cinquant’anni, è dura farsi le ennesime due ore di rock. Il problema non sono gli acciacchi ma l’anima, che pretende uno straccio di ragione per questa vita senza capo né coda. Donne e soldi ormai significano poco. O gli dai un senso, o il cuore ti negherà le forze.

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