Natale a casa Tonshield

Heavy Metal ChristmasPer quanta vergogna provasse al solo pensiero, anche a casa di Kevin Tonshield si festeggiava il Natale, proprio come in ogni altra: nemmeno la sua fama di musicista heavy metal poteva evitargli il frastuono di parenti e luci e pacchi e cibo e.

Sei sempre lontano, almeno una volta all’anno devi concederti alla tua famiglia.
La formula della moglie era la stessa da molti anni, ma continuava ad essere efficace. Gli eccessi non avevano cancellato il sottile rimorso che provava al pensiero di star sempre trascurando qualcuno, qualcuno da tenersi caro perché una volta spente le luci del palco, il suo pubblico adorante l’avrebbe dimenticato in un attimo, lo sapeva.

Ed eccolo lì, in balia di baci e buffetti. Che noia, che fastidio, che angoscia quella gabbia di sorrisi fasulli, mentre la mente vagheggiava di suoni da provare e melodie suggerite dallo scontro di due piatti.
Zio perché sei tutto pelato?, gli chiedevano i bambini venuti d’un tratto a scuoterlo.
Perché sono un orco cattivo ed ora vi mangerò!
Li inseguiva tra le loro risate. Della numerosa compagine, erano senz’altro i suoi preferiti.
Tieni zia Terry, questo l’ho fatto apposta per te.
E l’anziana ringraziava commossa ed ignara del crudele scherzo del nipote, che le porgeva in un piattino il suo bolo umido, solo per avere qualcosa di cui ridere.

Non gli sarebbe bastato, comunque. Nessuno sconto per quella giornata, per la tormentosa condanna che rappresentava, per la solitudine disperata ed estatica di chi sa vivere solo della propria musica, per la propria musica.

4 pensieri su “Natale a casa Tonshield

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